Oggi il mare ha portato a riva
una cagnolina morta.
L'ho percepita femmina
dalla dolcezza dei suoi interi resti.
Ho pensato molto sul da farsi.
Ho chiesto aiuto alle mie lacrime
mentre la accarezzavo, la mia poca
mobilità è diventata un impaccio
grande per queste cose, mi ha preso
una disperazione angelica, tipica
dell'incapace, sono andato a cercare
dei bastoni. Avrei voluto costruire
una barella, di più inutile solamente
il mio pensiero. Ho camminato
qualche metro sulla mite sabbia
senza trovare nulla di valevole.
Sconsolato, sono ritornato sui miei
incerti passi, un'onda se l'era ripresa.
Mi sono sentito sollevato, vederla
tra le braccia del mare mi ha ricordato
quando, bambino, mi lasciavo cullare
in braccio a mia madre. Tutto ha una fine
che non finisce se la morte sa essere dolce.
da: LO SGUARDO DELUSO DEGLI SPECCHI
dal I° dicembre in farmacia
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