Amico mio,
eccomi di nuovo davanti a te.
Vorrei raccontarti tante cose,
ma non so se farlo.
Ti parlerei dell'inferno,
di come esso sia realtà e non leggenda,
perché lo conosco,
esiste,
è qui,
ci vivo.
Di come le sue lingue di fiamma percuotano la mia esistenza come fruste
e con parole di fuoco marchino il mio cuore e la mia anima.
Ti parlerei di come la solitudine,
col suo freddo sudario,
vesta i miei giorni,
la mia non vita,
di come mi spogli delle emozioni,
lasciandomi nudo e solo con me stesso.
Ti parlerei di lei e di come un tempo mi amava,
ma poi pian piano si ritirò nel vento
disperdendosi fra le stelle e i colori dell'universo
e di quanto sia vano per me inseguire quel vento.
Ti parlerei ancora di tristezza,
di dolore e pianto,
ma non lo farò,
amico foglio,
non lo farò più, ormai le mie mani tremano!
Ti lascerò intatto,
costruirò una cornice con le mie lacrime
e ti appenderò sul mio cuore.
Quando la nostalgia verrà a visitarlo,
divorandolo,
ti guarderò amico mio,
con la segreta speranza di vedervi incise le sue parole d'amore
che ho dimenticato.
Scusa se una lacrima ti ha accarezzato.
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