Pubblicato il 15/10/2022 20:56:44
Tu che mi costringi a vagare in una stanza buia Tu che mi premi le tue palme ruvide sulle palpebre E mi fai male E con le tue mani sulle mie spalle Mi inchiodi Alla tavole di cemento Della mia paura. Tu che dall’alto mi guardi forse nuotare Come l’ultimo dei naufraghi Nel mare di una notte senza fondo Tu che siedi nel tuo trono freddo di silenzio Dove s’innalzano tese le nostre grida Tu, almeno questo dimmi: perché non parli?
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 3 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Cristina Farneti, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|