Pubblicato il 14/09/2022 00:49:32
La fucina del mio credo è un senso d'infinito non ha un volto ma il mistero di una lunga latitanza. Poi si avvera d'improvviso nel sorriso di un bambino o in una tua carezza distratta. La distanza che adesso ci separa farà crescere forti boschi su in montagna, dove il cielo si assottiglia e le tue caviglie di una volta, a furia di scintille sulla roccia. Farà spessi i rami e le arterie nelle braccia e qualche nuvola di passaggio prenderà la forma dei nostri cuori in fiamme. Perdonami se insisto ma consisto nella goccia nell'atto di scavare.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 3 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Adielle, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|