DEJA' VU
Un ponte in pietra su un’acqua gelata,
sassi malmessi più vecchi di noi,
uno sull’altro come vecchi eroi,
a ricordare una guerra passata.
L’acqua gli corre addosso, lo lambisce,
specchio che pare invisibile agli occhi,
e sembra neanche quasi lo tocchi,
nel flusso che non nasce e non finisce.
Solo talvolta un riflesso ferisce
sghembo la volta oscura all’intradosso
ma il ponte resta saldo, si schermisce
da quella luce anche se pare scosso,
e mentre quel riflesso già svanisce
restano solo pietre sopra un fosso.
QuinBøurAgo22
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