Pubblicato il 26/05/2022 17:04:42
Qui, respiri di pietre ferite visi arsi di lavoratori della terra, braccia di ulivi che devoti pregano il cielo. Qui, la tenerezza ha il volto dei vecchi con i bambini a fianco nelle piazze deserte alla controra. Il cielo si inginocchia fino a lambire le piante dei capperi, nascoste tra i rovi. Qui, i silenzi sanno di gemiti, di lacrime riverse sui tratturi, di solchi rosso cupo di sangue, di freddo intenso nelle ossa a quaranta gradi. Qui, tuttavia, dalle ferite germogliano sogni.
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