Pubblicato il 17/05/2022 16:51:37
Quando m'appresto a dipingere scodelle, mele verdi, oggetti pregni di prati e tu, gattino -Parsifal ti ho chiamato e sei di una lunga discendenza di Templari dal manto bianco e le vibrisse rosse- quando tu piombi miagolando -da non so quale tuo regno- nel mio quadro di mele e prati
allora parmi sussurrare la tua nenia voci di anfratti, bifore e castelli e le mie pennellate hanno la velocità delle spade, la tavolozza è uno scudo per ideali antichi perché il tuo giuramento alla vita è così leale, la tua fedeltà ai sogni così totale, da non farti restare che un attimo dove prima era il vuoto di ciò che già era.
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