Il livello della mia malinconia è patriarcale
un asse ereditario con cui ancora non mi consolo.
Avevano ragione tutti quelli che mi dicevano
che non eri tu la luna di miele per me
solo adesso me ne sto rendendo conto
e non mi appartiene questo ambire di più
del senso comune
ho chiesto troppo a me stesso
e ne sto ancora pagando le conseguenze.
Come un fachiro che si confessi ad un prete
si toglie qualche spina dal petto
così scrivo i versi, per penitenza.
Perchè ho potuto in un tempo lontano
conquistare quell'angolo di cielo
che bramano le favole
per poi passare la mano sopraggiunta
una follia dilagante.
Eppure tutto sommato come reduce
posso lamentarmi della mia pensione d'invalidità
fare le analisi del sangue, partecipare a corsi di contabilità
puntare sul più forte e perdere tutto.
Vado a letto presto senza arte nè parte
mi racconto storie per addormentarmi
alcune per non aver paura del buio
sottraggo del tempo a una genetica da perdente
e in quel tempo resto muto, quasi assente, a guardare le stelle.
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