Pubblicato il 09/05/2022 12:15:43
Non importa se un fiore che appassisce fra le pagine lascia un’ombra inodore che non scompare se siamo tutti strappi deliranti, nella tela antica che un male oscuro corroderà in eterno clandestini a tempo in questa strana osmosi fra l’infinito ed un pugno di terra ti ho perduto, è quello che so e tu, caldo rifugio odoroso di talco e di carezze sei diventata il gelo di un vento che soffia tutte le volte che un angelo piange
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