(Andare) per la via maestra, strettissima
dissipando, persino esondare su bianchissime statue
di marmo, se per impellenze
allontanarsi dal mare perduto, per allinearsi
allo stridore ferreo
delle cose che accadono, quasi
sospendersi su luoghi
prendendo tempo; questi paesaggi vaghi
come aurore orizzontali, il colore sbiadito dell'uomo
sono il bagliore del tramonto al solstizio,
se non sapere più capirsi. Poi
ho sentito la terra sbattere sotto i piedi
incrinarsi,
il sottosuolo aprirsi
i corpi precipitare;
rimanendo su
analizzavo la dinamica del salto
ma dentro, ero io
proprio io, che precipitavo
ammucchiando Tempo,
questa (immane) forza di gravità.
Nell'abitudine
forse ho perso l'abitudine
di domandarsi se esserci.
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