Pubblicato il 06/04/2022 11:36:42
O finta musa dagli occhi di marmo, chè hai il tramonto nel viso deponi la corona di fango. Terribile è scoprirti idolo di carne, dopo che lo Spirto di Lei ha lasciato inermi le membra. Solo un corpo resiste al risveglio, le labbra aperte non dicono nulla piu'. Fatale resta il mio rincorrerti in templi di carne e fiato; chi mai fu che una volta mi chiamò l'Imaginifico? E lento scorre Limaccioso il Canal Grande sulla fosca Rena, già il tempo Spande manciate di Crepe sugli abbracci di Marmo e colonne; Non già in te Risiede la Musa, non Già in questa laguna Eterna; In me, Ebbro di città e di Donna, Dimora Lei che ogn’or Cercando rifuggo.
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