Su una spiaggia di Marzo ho visto un’onda
ormai rinseccolita e rattrappita
tutta strizzata e disacquata
gettata lì sul dorso all’aria
che faceva venire la pietà di raccoglierla
e restituirla al largo
ma in quello stato è una crudeltà.
Nemmeno i molluschi vi si erano agguantati
non era emolluta di alghe
e non c’era un solo gabbiano ingolosito.
Succede perché
le onde le prendono quando lasciano la foce dei fiumi
appena dopo nate
che vanno d’istinto dove il mare è aperto
e le vedono come tranci di mare già salati
e gli tolgono l’acqua
lavorata e imbottigliata in bottiglia per berla
oppure anche la grattano via e
grattugiata ci si fa
un fluido fluidificante
su cui scivolare meglio i natanti
navi e bagnanti.
Perché le onde sono i maiali del mare
e purtroppo non se ne butta via niente.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Angelo NGE Colella , dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.