I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Sono le sei del mattino da dieci anni e mezzo
Sono le sei del mattino da dieci anni e mezzo, e prudono in qualsiasi ordine cronologico. Mi battono sulla testa, in tondo e a lungo, il loro biglietto da visita: un sacco di loro poesie, che sono una risposta come un’altra alla convivenza con la memoria. Se, poi, accidentalmente mi cadono, il mio corpo pensa non a una tragedia ma a un segno di crudeltà, e si arrabbia con orgoglio. Non accetta più un solo bacio, gli abbracci non lo trattengono, mi dimentica nel tempo di un respiro e in quello successivo si ricorda, così può dirmi addio più volte. Perciò non mi stupiva la familiarità con te, che facevi uguale dalle prime volte come se fossi da sempre corpo mio. E, poiché c’erano fiumi nelle tue valli e nelle tue pianure, mentivo e mi fingevo un pesciolino rosso – facendo sentire te un animale in trappola.
Id: 69429 Data: 07/11/2023 11:43:18
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Mettiamo in valigia anche la fiducia, amore mio
Mettiamo in valigia anche la fiducia, amore mio, imballiamola gratuitamente, sistemiamola vicina alle mie orecchie perché sembra che dovrà nevicare. La mia pelle ormai ha preso lo spessore del grano. C’era scritto, nei libri che hai letto? L’hai sottolineato in blu, sulle pagine come finestre impazzite di bianco? Non tutte le frasi sono uguali: alcune soddisfano le più diverse esigenze di mobilità; altre, le guardo trasformarsi in acqua. Intere biblioteche senza informazioni, pronte come una valigia quando sta per nevicare.
Id: 69416 Data: 06/11/2023 10:02:31
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I posti ordinari hanno nomi sciocchi
I posti ordinari hanno nomi sciocchi e quando hanno l’influenza andrebbero tenuti in frigo come piccole api. Ieri una fabbrica mi ha lanciato una palla e abbiamo giocato finché la vista mi è peggiorata ma riesco ancora a leggere velocemente questo testo senza morire. Le perle che raccogliamo durante la vita sono semi morti: è facile trasformare una fragola in pietra e poi portarla in giro come un mucchietto di monete. Io da quando la caldaia mi ha autorizzato a guidare dormo bene e corro gratis e mi godo la mia ignoranza di vetro fresco smussato non mosso.
Id: 68880 Data: 18/08/2023 18:26:58
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Il bianco è un buon segno
Il bianco è un buon segno in un occhio di seconda mano. A proposito di mani: la prima mano invece ha sopportato tante malattie e ora trascorre la sua vecchiaia sotto le corna, coi capelli finalmente raccolti in una coda di cavallo. A proposito di cavalli: il profumo delle labbra di lei è fresco come un cavallo e le parole di lei sono circondate da una forte nuvola arancione come il naso di un cavallo. A proposito di parole: la prima parola quando lei viene a casa mia è lenitiva per le stanze come l’alta marea di tende appese al muro da molto tempo che col caldo si rompono in un secondo. A proposito di caldo: questo tempo da cavalli si va inspiegabilmente a perdere nel muscolo della schiena e nemmeno so più il mio addome quante altre parole di libri può contenere e l’aceto sa di mani che non sanno calcolare la voglia che ho di vivere.
Id: 68848 Data: 13/08/2023 19:49:21
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Su una spiaggia di Marzo
Su una spiaggia di Marzo ho visto un’onda ormai rinseccolita e rattrappita tutta strizzata e disacquata gettata lì sul dorso all’aria che faceva venire la pietà di raccoglierla e restituirla al largo ma in quello stato è una crudeltà. Nemmeno i molluschi vi si erano agguantati non era emolluta di alghe e non c’era un solo gabbiano ingolosito. Succede perché le onde le prendono quando lasciano la foce dei fiumi appena dopo nate che vanno d’istinto dove il mare è aperto e le vedono come tranci di mare già salati e gli tolgono l’acqua lavorata e imbottigliata in bottiglia per berla oppure anche la grattano via e grattugiata ci si fa un fluido fluidificante su cui scivolare meglio i natanti navi e bagnanti. Perché le onde sono i maiali del mare e purtroppo non se ne butta via niente.
Id: 65462 Data: 28/03/2022 22:58:04
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Ho cucito una bella toppa alla serratura
Ho cucito una bella toppa alla serratura un buco fatto su misura per il mio sguardo così tutti e due girano intrecciati. E mentre giro anch’io vorrei masticarmi la lingua ben bene. Non è un granché come meridiana: mi spruzza sul viso l’ombra dell’ora e chi mi vede con quello scarabocchio ancora fresco in faccia mi dice canzonandomi che sembro un poeta e a me imbarazza come se lo fossi veramente.
Id: 65461 Data: 28/03/2022 22:56:58
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Nel becco della notte
Nel becco della notte la quale è la cartilagine di cui sono fatte le orecchie sento che sarò inghiottito da una gonna e mi pentirò di essermi vestito come una guerra.
Id: 64923 Data: 04/01/2022 22:58:40
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Mi ha attraversato un sogno
Mi ha attraversato un sogno uno che indossa capelli troppo pesanti per la stagione la fronte gli suda pallide goccioline blu e allora se li sbottona un po’ mette un minutino la mano sul cielo e poi se la passa fredda attorno alla testa che ora è fresca finalmente. Si tiene una mano sulla spalla per farsi coraggio ma la sopporta con fastidio. Vorrebbe fermarsi ma sta già camminando di certo vorrebbe dell’acqua da masticare a lungo ma da quando l’umidità gli ha fatto venire i baffi gli è andata la bocca in tilt. Cerca un orso e chiede a me che strada fargli prendere all’orso per incontrarsi. Io mi sveglio mi rimbocco la pelliccia fin sopra le orecchie e torno altri due mesi in letargo.
Id: 64884 Data: 28/12/2021 22:17:51
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Sul bus ho incontrato il mio Amore
Sul bus ho incontrato il mio Amore. Parlando parlando mi ha chiesto dov’era perché si era perso e cercava di ritrovarsi. Gli ho detto che l’avevo visto prima attraversare un altro incrocio. Lui mi ha ringraziato e prima di scendere e correre in quella direzione mi ha chiesto se quello che avevo visto io era triste. Io gli ho risposto di no, al contrario e lui si è convinto del tutto, era lui perché infatti prima era molto felice.
Id: 63498 Data: 24/06/2021 22:26:06
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Al filosofo da tasca di qualcuno
Al filosofo da tasca di qualcuno sfuggì una pagina e lo strappo per poco non gli ruppe il braccio. Io la raccolsi e la guardai: l'avevo scritta io ma non riuscivo a leggerla, era tutta sgonfia e si afflosciava. Qualcuno dei fili aveva fatto falso contatto, ma anche ad aprire la copertina non avrei saputo dove mettere le mani. Ci soffiai sopra e, per fortuna, i tizzoni si riebbero un po' e brillarono come ex-fidanzate. Qualcuno mi vide da lontano. e mi intimò di smettere di maltrattarla. Venne chiamato un medium che invece di leggere ci sentì le anime inquiete dei morti e disse che la pagina era stata scritta su un vecchio cimitero indiano. Da un tratto saltò fuori un grosso gatto nero e mi spaventai così tanto che dimenticai un sacco di sinonimi.
Id: 63461 Data: 18/06/2021 17:36:26
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La Morte mi ha detto
La Morte mi ha detto che nessuno le hai mai resistito: io e lei passeremo molto tempo insieme e riuscirà a farmi dimenticare di te. Allora perché non si faccia illusioni e mi lasci in pace passo la vita a scrivere di te.
Id: 63433 Data: 13/06/2021 23:02:24
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Quando restavamo a casa
Quando restavamo a casa mi specchiavo nei tuoi capelli che toccavo con le mani come una fiamma. Ora forse non indossi più il ditale col suo cielo notturno e la cometa preferita spera invano che io infili nel tuo ago la sua scia prima che si sciolga o passi oltre. L’ultima volta che ti ho vista ti ho lanciato un sorriso soffiandomi sulla mano anche se ti avevo solo immaginata.
Id: 63183 Data: 15/05/2021 18:54:33
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Ti ho fatto una domanda con le mie mani
Ti ho fatto una domanda con le mie mani tutto da solo ma non ti andava bene ti andava troppo stretta era troppo grande. Avevo anche fatto pratica con una montagna per abbracciarti lungo tutta la tua altezza.
Id: 63182 Data: 15/05/2021 18:35:07
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Siediti e andiamo
Siediti e andiamo il tuo gatto ha finalmente partorito tre gattini ed un nuovo pianeta e sta a noi dargli un nome. Questo giorno non vuole proprio camminare come un cane al guinzaglio spremiti gli occhi che contengono tante vitamine io mi do qualche bacio mentre ti aspetto sulla finestra c’è un bel po’ di condensa e allora spremerò il vetro per berlo assieme si riscalderà mentre ti prepari. Mi piace il suono che fai quando sbadigli ti dai qualche colpetto sulla bocca per fare una crepa con il cucchiaino e poi spelli. Sul giubbino hai tanti petali di sonno come quando ci siamo conosciuti che ti erano cadute delle lacrime e te le ho portate per dirti qualche cosa di banale e invece è fiorito il punto a fine frase.
Id: 63108 Data: 08/05/2021 19:11:31
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Il tuo occhio caldo come un nido
Il tuo occhio caldo come un nido profuma d’acqua come l’altro, che è uguale. Per il tuo compleanno ti ho chiesto civettuolo quanti errori avevi compiuto e tu hai riso come chi va in biblioteca. La strada dal cancello al tuo citofono è stata bella, apparecchiata di lampioni come una tovaglia e tutte attorno le sedie mansuete curiosavano brucando. Nuvole di pioggia, non ne venivano perché forse erano rimaste a secco per la gioia del tuo vaso di ombrellini rotti, tali e quali a ciclamini. Però invece non ti ho detto di quando ho scarabocchiato fino a fare un’ombra vera e per questo ho vinto un premio prestigioso che non ho ancora ritirato di persona perché non riesco ad indossare una cravatta senza mettermi a suonarla come una trombetta. Così fischiavo anche dentro gli uccellini. Non l’ho detto perché avevi già chiuso le orecchie a chiave, allungando il passo come l’alfabeto con le lettere straniere, e io ero come Romeo e Giulietta morta. È già da un po’ che sto seduto sulla finestra a dondolo, mi piacerebbe appoggiarmi la testa su una spalla per dormire.
Id: 63107 Data: 08/05/2021 19:09:32
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Passavamo i pomeriggi a toglierti i denti
Passavamo i pomeriggi a toglierti i denti per fare m’ama, non m’ama. Come ridevamo per i dispetti che mi facevi. Avevi un sorriso che bloccava uno scrittore: da un dente all’altro è un capitolo intero e non sapevo cosa leggerci né cosa scriverci. Le parole che scrivi tu sognano. E il tuo occhio aveva l’aroma di un nido ed anche l’altro era uguale. Se uscivamo ed era primavera le persone si congratulavano con te per i boccioli e ti facevano i complimenti perché erano uguali a te in tutto e per tutto. Ti avrei mostrato il posto dove l’acqua è potabile ci si arriva in barca perché è molto al largo. Io ancora sento il passo dei tuoi capelli quando la luna si arruffa le piume quel grosso uccello con le mani.
Id: 62849 Data: 11/04/2021 19:17:32
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Ti sei dimenticata la voce nel mio orecchio
Ti sei dimenticata la voce nel mio orecchio che d’altra parte è fatto apposta o forse sono le tue gambe che mi parlano sopra. Comunque ho l’ombra screpolata per il caldo che fa perché bevo poco e non ho più acqua nelle vene. Mi fanno ancora male tutte le dita che ho lasciato sulla tua schiena scendendo dal campo base del tuo collo. L’umore a te passa come le macchine per strada e ci lanciamo i baci come quando si litiga nei film.
Id: 62795 Data: 05/04/2021 20:53:14
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Ti ho messo la marea ai piedi del letto
Ti ho messo la marea ai piedi del letto e scale per salirci e un ponte per attraversarle. Il cuscino l’ho tagliato e ricrescerà lavato di fresco mentre le onde arrivano e passano come le domeniche una dopo l’altra. Ti aspetto per rimboccarti l’orizzonte ma vieni presto il letto parte tra pochi minuti.
Id: 61647 Data: 05/01/2021 22:40:24
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Sono tornate le stelle anche stanotte
Sono tornate le stelle anche stanotte e dovrò vestirmi per uscire a scacciarle non riescono a starti lontane si mettono lì e aspettano che mi addormenti. Ma tu non credi all’astrologia e quando guardi il cielo non le vedi. Non abbiamo più finito di mangiarle ed ora stanno ammuffendo hanno un odore e un colore che non mi piacciono e presto avranno anche una brutta influenza su di noi. Ma tu non credi all’astrologia e quando guardi il cielo non le vedi. Che fame fa venire il cielo sparpagliato di briciole di cena gettate dalla finestra più in alto. Ma tu non credi all’astrologia e quando guardi il cielo non le vedi. Se l’astrologia non è vera potremmo anche spostare le stelle per non farti pensare più all’oroscopo potremmo metterci un po’ quindi quando avrai tempo. Ma tu non credi all’astrologia e quando guardi il cielo non le vedi.
Id: 61551 Data: 29/12/2020 22:11:48
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Mi sono finito dentro e ci ho trovato te
Mi sono finito dentro e ci ho trovato te. Sono andato via per la noia sbattendo la luna che è il pomello della porta del paradiso perché in paradiso ti danno giusto un’aureola e un paio d’ali della tua misura come se io non avessi voglia di fare null’altro. Me ne sono andato a bere interi bicchieri di fiori e a cercare qualche gioia per il camino perché riscaldano più del legno. La luna mi si stava sempre davanti pallida e con i capelli rossi ed io ci nuotavo attraverso per ignorarla ma non potevo scostare la tua voce.
Id: 61458 Data: 22/12/2020 21:38:15
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Ho messo il nuovo anno dentro a un pacco
Ho messo il nuovo anno dentro a un pacco e te l’ho spedito ma non aprirlo tutto in una volta. Per te ho scelto un anno in cui non litigheremo perché io non ci sono e per me ne ho preso uno uguale ma senza te. Provalo togliti quello vecchio che ti calza a pennello da troppo. Più in là ne avrò un altro paio se questo non ti sarà bastato fammi sapere.
Id: 61339 Data: 13/12/2020 22:49:36
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Riassumendo le parole tue
Riassumendo le parole tue tu sei la calamità se una farfalla si sposta appena - una iettatrice da evitare. Un’antifona sprecata io ti vedo instabile ma instabile come un quadro troppo sensibile appeso alla parete che sobbalza se i camion passano troppo vicini. Mi dispiace io non posso più stare ancora una volta in una casa piena di rumore dove di nuovo i muri tremano.
Id: 61190 Data: 02/12/2020 23:00:37
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Nel dubbio se volgere laltra guancia
Nel dubbio se volgere l'altra guancia come una pagina nuova o se bastava ricominciare a capofitto finendo daccapo a testa in giù abbiamo trovato nel giro di poche ore la risposta deludente ad un mistero vecchio di anni in mezzo ai quali sono passato a malapena perché tu non c'eri. Il cuore ancora mi pulsa come quello di una penna a scatto per scrivere se m'ama o non scrivere se non m'ama. Tu non puoi più capire intanto ti sento forte e chiamo.
Id: 60629 Data: 17/10/2020 23:29:35
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Le tue gambe come cuccioli bianchi
Le tue gambe come cuccioli bianchi venivano se le chiamavo già fremendo per le carezze meritate per il loro essere cuccioli bianchi. Ma più ancora le volevo predatrici a lacerarmi istintivamente perché non so come altro aprire il mio corpo. La mia stessa pelle non distingue si sutura perché nulla entri ma senza fretta come sperasse.
Id: 60582 Data: 13/10/2020 18:28:47
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Cagnacci
- Cagnacci! Perché fate ancora la guardia? Non vi avevo detto di non abbaiare più per non spaventarla casomai tornasse? - Non è colpa nostra ci viene da abbaiare se si avvicinano gatti altri cani parenti ed amici di famiglia anni nuovi terremoti e di recente abbaiamo spesso questo sì ma ci dispiace non è mai lei.
Id: 60163 Data: 10/09/2020 22:15:47
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Siamo sullo stesso piano come due punti
Siamo sullo stesso piano come due punti e la distanza più breve tra noi è stata un arco a forma di arcobaleno. Ci siamo incontrati a metà strada sedotti dalla stabilità della chiave di volta come due gravi che scivolano curiosi ed ora questo sampietrino che ci tiene separati di qua e di là sembra il muro di Berlino. D'altra parte ogni volta che per toccarci lo spostiamo come un'ernia precipita tutto e subito. Non si regge questo legame senza quell'equilibrio lo so io e lo sai tu ed io non so cosa sia meglio.
Id: 59984 Data: 30/08/2020 16:44:51
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La cavalla aveva le tue ciglia
La cavalla aveva le tue ciglia due corte frangette pettinate con cura una su ogni occhio morbide come polpastrelli buone anche per fare il solletico. Lei era al sole come le foglie più in alto e mi guardava come fanno i cavalli pensando "io invece sono un cavallo" le ho toccato la fronte ed è stata come un tavolo di legno sotto una tovaglia il collo una cosa viva e calda come una corrente in mare aperto. Guardava me che i tarli mi hanno scavato tutto dentro e se ascolti su un punto del mio petto puoi sentirli bene che ancora rosicchiano. Il tuo non è un corpo per esprimere collera ad esempio non hai dita da serrare hai quattro zampe come le sedie di una volta e puoi farci rumore poi però sai fare quella cosa con la bocca come gli occhi dei bambini quando li chiudono per non esistere più ed hai fianchi stretti come un collo. E quando cammini stai mano nella mano con l'aria.
Id: 59878 Data: 20/08/2020 12:08:58
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Ti avevo portato una rosa e non lhai voluta
Ti avevo portato una rosa e non l'hai voluta era adagiata nella sua plastica trasparente in alto larga ed aperta in vita stretta con un fiocco uguale ad un capo d'alta moda e sembrava così serena come il capolavoro di un becchino. Ti ho portato una rosa e non l'hai voluta dev'essere stato come quando nei film si cerca di far tornare buono un cattivo ricordandogli le cose belle perché un cattivo è soltanto un buono che ha perso la memoria ma con te non funziona. Ti avevo portato una rosa e non l'hai voluta mi hai detto pensandoci bene che i ragazzi non ti hanno mai regalato fiori ed io mi sono detto che in effetti dare tanto valore a cocci di vetro e pietre colorate credere che facciano la differenza è qualcosa che fanno gli animali. Ti avevo portato una rosa e non l'hai voluta mi hai detto che non potevi tenerla in casa forse sei allergica ai peli che lascia in giro forse non sapresti come spiegarlo ai tuoi forse non s'intona con la tua nuova vita. Ti avevo portato una rosa e non l'hai voluta e da allora non smette di morire.
Id: 59751 Data: 08/08/2020 18:28:57
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La malattia mentale odora di fiori
La malattia mentale odora di fiori fiori rari e bizzarri che però attecchiscono bene e poi quando ormai fanno capolino non si riesce a far finta di niente e si portano in giro con un po' di vergogna come una ragazzina coi suoi primi seni. Tu profumavi così ed il tuo vuoto mi eccitava come un utero solo che per me desiderare un utero non ha nulla di sessuale ma è la speranza che tu mi ci diluisca dentro come a rimestare col dito una stella. Perciò l'amore mio ti sa di una pulsione contraria alla vita è più una preghiera di darmi la morte segreta ma con gli ornamenti della festa grande di farmi sparire dove si senta per sempre il tuo profumo di fiori.
Id: 59502 Data: 17/07/2020 23:22:28
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Ho di nuovo deluso una donna
Ho di nuovo deluso una donna e, per punizione, smetterò di fumare. Le ho chiesto un accendino e mentre me lo passava ha prodotto dalla sua bocca con abilità di prestidigitazione un sorriso distraendomi dal gesto. Lei ha fatto del suo meglio per richiamarmi all'obiettivo dei suoi occhi e guardare l'uccellino che è un modo per dire l'anima cioè un uccellino con ali d'angelo ma io me ne sono andato lasciandola a sorridermi. Ho di nuovo deluso una donna e si spargerà la voce che non le ho chiesto il nome che ho indugiato a dirle che la amo e per questo non sarò mai un buon marito e non diventerò mai padre. Non sono queste le scuse che si dicono quando non si ama qualcuno?
Id: 59430 Data: 12/07/2020 12:36:59
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Se le ferite che ho dentro fossero visibili
Una volta da bambino all'insaputa di mio padre precipitai dalla mia bicicletta. Lui pedalava davanti insieme alla figlia e non si accorse di me a terra che lo chiamavo stridendo come un suono di freni per fargli capire e fermarsi. Caddi e nient'altro però ebbi paura perché ero rimasto indietro e da solo. Se le ferite che ho dentro fossero visibili ed io me le auguravo in bella mostra tutte sommate sarebbero taglietti come per quei bambini che il sangue che gli esce dalle ginocchia li spaventa a morte e sono disperati. Perché forse il dolore come gli intoppi può succedere e si va avanti come per gli altri che non mi chiedono più se mi fa male perché sono abituati alle mie ferite ed anche alle loro che sono molto peggio.
Id: 59291 Data: 02/07/2020 08:08:42
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Ricordo tutti i vestiti che ti ho tolto
Ricordo tutti i vestiti che ti ho tolto. Speravo che insieme avremmo sbucciato le stelle più luminose smacchiati i sedimenti di scintille rapprese. Ricordo tutti i vestiti che ti ho tolto e quando è vento sento i tuoi passi però non il suono come uno zimbello ma le ripercussioni sul terreno che vibravi come l'epicentro di un terremoto ed ora è soltanto per i bradisismi della mia anima. Ricordo tutti i vestiti che ti ho tolto e perciò mi dai del matto a volte per carità e mi stai lontana nel caso sia vero che le malattie mentali si attaccano e tu certo non vuoi innamorarti anche tu.
Id: 59187 Data: 23/06/2020 23:05:42
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