Pubblicato il 21/03/2022 19:19:16
FIGLIA DELL’ IMPOSSIBILE Nell’alba splendida diss’ella: “mi bastano: il sole che mi bacia le brezze che di me cantano il fiume che mi culla il mare che mi accarezza il cielo che per me piange i giorni che mi lusingano le notti che mi desiderano; perché dovrei con me tenerti piccola insignificante corolla?” Cosi parlò ed un istante dopo mentre l’esili radici da lei staccandosi stavano per precipitare in fondo all’abisso ella si vide: bruciata dalla calura derisa dal vento sbattuta dalla corrente fustigata dai marosi infradiciata dalla pioggia desolata nelle vuote giornate spaurita nelle tenebre. Il minuscolo fiore prezioso afferrò allora e d’impeto a sé strinse perché non svanissero i suoi colori già meravigliosi, fragili come l’arcobaleno. Alla vita in cui ora ti conosco così tu nascesti, bella e tenace, figlia dell’impossibile.
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