Pubblicato il 02/01/2011 03:50:54
Perché la terra / giace / nella propria arsura,
il cielo s'allontana / con tutte le sue nu- vo- le
e il tempo allucinato / dimentica / di scandire
il suo fluire astratto.
L'immenso giorno / cuoce / il mio grido rarefatto
e e e e e l'eco del conforme / dilaga senza scampo
su un me pellegrino / claudicante
sulle tracce d'un dio / che / - per semplice ferocia-
si ritrae.
M'ingarbuglia in perduti passi / la commisurazione utopica
del suo diniego. / M'affligge / la presunzione d'una meta
celata dietro a una parola frusta / o -peggio - appostata
nell'atterrito non luogo / che m'impasta di cenere
la bocca.
Bianca Mannu
Da <Fabellae>
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