La superbia
Chi è buono?
Il Padre che guarda con occhio ameno.
Confida in te,
lui ha il tempo del Bene con le misericordie elargite.
Tu no, appena alcuni giorni.
Nel deserto rosso della sete,
dove un capro aspetta nei crocicchi della perdizione
e la morte si alimenta di risorte soperchierie,
non c’è la compassione di Lui.
In un paramo fra secche muraglie
chiamerai con un grido
per un nome o un tratto di scintilla.
È armonia di forme stinte,
incatenate nell’unicità.
È maestà che si erge da una polvere cinerina.
Soberbia
¿Quién es bueno?
El Dueño que mira con su ojo ameno.
Confía en ti.
Él posee el tiempo del Bien con las misericordias debidas,
tú no, apenas algunos días.
En el desierto de la sed,
donde un becerro espera en las encrucijadas de la perdición
y la muerte se alimenta de resucitadas arrogancias,
non está la compasión de Él.
En un páramo entre secas murallas
clamarás con un grito
por un nombre o un trazo de centella.
Es armonía de formas desteñidas,
encadenadas a la unicidad.
Es majestad que se yergue desde el polvo ceniciento.
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