Pubblicato il 29/01/2022 18:27:22
Ho il tuo nome tatuato nell'incavo generoso dei seni la spensieratezza del tuo sorriso sulle mie labbra, una veduta di Delft, del Sussex o del Midi nelle mie iridi.
Tu, così puro idealizzato nella memoria distillato d'anima che mi pulsa in musica dentro ogni cellula del sangue e coagula come piastrina le tue assenze.
Questo piccolo male della tua lontananza è lo stuporoso pegno per averti amato -troppo-
Ma non c'è misura nell'amore non c'è tempo, non esiste tentennamento indecisione remissione al malessere che procura questa distanza.
E mi ritrovo ancora una volta supplice di un bacio, che suggelli questo spazio dove ti tengo e non vi trovo che meraviglie -rose avvinte all'astrazione delle tue mani-
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