Pubblicato il 01/01/2011 10:05:19
Vola esule lo stormo ferito dei miei pensieri all’orizzonte di ghiaccio del mio cuore desolato.
Per sempre Tu, ancora noi. Insieme Ieri, mio autunno perdutamente rimpianto e amato.
Con Te agonizzava la mia ultima speme la tua memoria m’illumina ogni istante e mi sostiene.
L’eco delle tue lontane parole nella crudele primavera assiderate viole del maggio dolente in cui ti sei accomiatato nel silenzio lacrimoso d’un bacio all’ombra sbocciato.
Freme la mia incenerita anima al ricordo dell’ultimo nostro capodanno ma è nostalgico, struggente inganno.
Incedi ancora con passi lievi di malinconica neve nel mio lacerato cuore. Il tuo sorriso carezzevole nell’alba del mio interminabile dolore canto del cigno d’un sogno disperatamente troppo breve.
Il mio singulto muto, il tuo amorevole, infinito abbraccio nel volo fremente dell’anno in cui t’ho perduto.
Fra lacrime di lava nel mio pietrificato pianto stringimi ancora, sussurra al mio cuore. Restami invisibilmente accanto nell’aurora senza fine del paterno, sublime Amore.
Alla cara memoria di mio padre Emilio. Memoria Tui mihi semper
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