Pubblicato il 20/01/2022 20:14:34
E quando il freddo vien di sera nelle ossa è un vento gelido che sferza che torna a visitare il mio corpo spoglio come albero sul ciglio d’una via Vorrei la stanza non avesse ingombri e non avesse porte né finestre richiamo d’aria, del lieve suo vibrar Vorrei tutto lo spazio fosse un letto e tra mille coltri avvolta, scomparire bozzolo nel suo stadio primordiale.
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