Pubblicato il 11/01/2022 14:35:29
Dei giorni bui non resta che la luce filtrata dallo sguardo verso il cuore tamburellante e sordo come ingenuo primitivo strumento di dolore a intorbidire vita scacciando serenità dalla nostra visualità.
Un dolore che inquina l'anima con la sua musica caotica oscura, elementare:
indecifrabile richiamo d’antichi e inquietanti rituali ripetuti, pregiudica dolcezza al nostro vivere ammantandoci di tristezza che risuona sordo e preponderante perfino in certe notti da arrivare fino al mare. Grazia Denaro
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