:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
Attenzione, dal 18 al 29 luglio 2024 è prevista una prima parte di lavori di manutenzione sul sito LaRecherche.it pertanto non sarà possibile, in tale periodo, registrarsi o autenticarsi, non sarà possibile pubblicare, commentare o gestire i propri testi in nessuna forma ma sarà possibile solo la consultazione/lettura del sito ed eventualmente la eliminazione dell'utenza di chi ne farà richiesta. Una seconda parte è prevista dopo la metà di agosto, le date saranno comunicate. Ci scusiamo per l'eventuale disagio. Ovviamente se riusciremo ad accorciare i tempi lo comunicheremo.
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Poesia
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 320 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Sat Jul 13 17:39:41 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Ciò che cercavo

di Vincenzo Corsaro
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutte le poesie dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 4 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 22/12/2021 18:25:56

Nel mio peregrinare solitario per il mondo in cerca di risposte,

una volta, in un fitto bosco, m'imbattei in un vecchio,

con barba e capelli canuti e un'età indefinibile.

Aveva abiti trasandati ma un aspetto austero 

ed emanava una dignità che non lasciava dubbi.

Era solo, al rumore dei miei passi non si voltò nemmeno,

sapeva già chi poteva essere.

 

Lo salutai, mi ignorò.

Ci riprovai, e visto che non mi muovevo,

si voltò lentamente e mi guardò a lungo con occhi penetranti

che mi diedero l'impressione

che leggesse tutti i miei pensieri e segreti.

 

Gli chiesi cosa ci facesse lì,

se anche lui era di passaggio,

Si avvolse in un manto di freddezza e di silenzio

che rese gelido perfino il sole appena sorto.

Tutto ciò mi incuriosì,

visto che lui non parlava gli lanciai una silenziosa sfida,

mi sedetti di fronte a lui e mi misi ad osservarlo.

 

Dopo un lungo e pesante silenzio,

mi decisi e parlai di ciò che mi spingeva ad andare in giro per il mondo

e di ciò che cercavo.

Solo allora si decise a parlare e mi disse che viveva lì.

 

Alla mia muta domanda rispose che no, non era solo,

era circondato da ciò che una persona può desiderare di più...

animali e piante.

 

Nelle sue parole c'era qualcosa che mi turbava,

ma non riuscivo a inquadrarla.

Una risposta, o un indizio di risposta,

a una domanda che non avevo rivolto...

ma non riuscivo nemmeno a determinare quale domanda.

 

Prese da terra una foglia,

me la mostrò e disse le parole che non volevo udire ...

"La foglia vive il tempo che le spetta

e non si oppone al vento che la porta via.

La foglia non danneggia e alla fine cade per nutrire nuove foglie.

Così dovrebbe essere per tutti gli uomini e le donne,

che rifuggo con tutto me stesso".

Poi concluse chiedendomi

"Troverai le risposte che cerchi?, dove andrai?"

Risposi "Forse ne ho già trovata una che nemmeno sapevo di cercare,

mi auguro solo di non essere in ritardo".

Il suo silenzio fu più eloquente di tante parole.

 

Lo salutai e mi rimisi in viaggio immerso in me stesso.

Camminai a lungo, finché decisi di fermarmi in un posto

che sembrava adatto per le mie riflessioni.

Costruii una capanna col falasco che in quei posti abbondava,

mi procurai l'indispensabile..... 

 

 

Riflettei a lungo sulle parole udite,

parole che mi avevano toccato l'anima

risvegliando in me ciò che era dormiente.

Un giorno, non so dire dopo quanto tempo,

sentii bussare alla porta,

con grande sorpresa, ma anche con gioia devo dire,

vidi che era il vecchio saggio.

Sorpreso? mi sentii dire, lo ero, eccome.

 

Lo accolsi come il più grande dei sovrani,

la sua saggezza e il suo sapere sovrastavano ogni regalità.

Gli chiesi quale fosse il suo nome, ma mi rispose che "vecchio" andava bene,

non lo ricordava più il suo e un nome non rispecchia la persona.

Nel silenzio del suo sguardo era scolpita una muta domanda.

"Vecchio saggio, esordii, le tue parole hanno illuminato la mia anima,

ho meditato a lungo sulle tue parole e ho capito cosa volevi dire.

 

La foglia è la vita racchiusa in un corpo,

questo vive il tempo che gli è concesso, qual esso sia,

e il vento che la porta via non è altro che la morte terrena.

La nostra vita dovrebbe essere e Deve Essere il sogno nascosto di tutti noi,

dove prevalgono amore, verità e bellezza.

Nonostante molti provano a soffocarlo questo sogno non morirà

perché proviene dalla parte migliore di noi,

quella parte che continua a credere che l'umanità è positiva,

mossa da una sola, grande, maestosa energia:

l'Amore che alcuni chiamano anche Anima.

 

La nostra Anima nutrirà nuove vite,

e vita dopo vita ci porterà da dove siamo a dove vorremmo essere,

dalla morte alla vita,

dalla sofferenza alla gioia,

dall'oscurità alla luce,

fino ad abbracciare l'Amore Universale,

fino ad essere noi stessi un'unica cosa con esso e in esso."

 

Mi guardò a lungo con occhi penetranti,

poi si alzò e con un sorriso che non gli avevo mai visto mi disse

"Ormai non hai più bisogno di me,

sei in grado di percorrere da solo il sentiero che hai imboccato e che ti condurrà alla Luce,

là ci incontreremo".


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 4 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Vincenzo Corsaro, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Vincenzo Corsaro, nella sezione Poesia, ha pubblicato anche:

:: Fiamme (Pubblicato il 09/07/2024 09:40:31 - visite: 97) »

:: Colpa (Pubblicato il 04/07/2024 13:34:40 - visite: 92) »

:: Tramonto (Pubblicato il 29/06/2024 23:50:57 - visite: 93) »

:: Sorrido e... (Pubblicato il 25/06/2024 14:54:31 - visite: 99) »

:: La giostra dei sogni (Pubblicato il 19/06/2024 14:43:37 - visite: 100) »

:: Il fiore del sorriso (Pubblicato il 14/06/2024 17:48:16 - visite: 107) »

:: Tacque anche il frusciar delle foglie (Pubblicato il 10/06/2024 22:19:43 - visite: 110) »

:: Grazie ancora (Pubblicato il 10/06/2024 17:09:28 - visite: 105) »

:: Il custode dell’anima (Pubblicato il 05/06/2024 15:23:13 - visite: 110) »

:: Una nuova voce (Pubblicato il 30/05/2024 11:27:58 - visite: 108) »