Non ho le parole.
Non ho il passo, manca il ritmo.
Non vedo i colori, non sento i suoni,
sono chiusa in una bianca bolla sigillata,
l’anima pesante,
ho perduto per strada ogni dettaglio.
Ho bisogno di una sveglia energica,
come il cane di un amico
che mi salta addosso all’improvviso,
o gocce fredde inaspettate
che mi scivolano giù nel collo
da un balcone. Del vigore del vento,
che mi guidi gli occhi verso un cristallo solido,
che riesca a sfrecciare ed a forzar l’attesa.
Un moscone che mi ronza nelle orecchie
mentre dormo.
Mi restano nella mente sillabe scomposte,
gelide e labirintiche,
scheletriche e depresse,
capannoni nudi scagliati contro il cielo.
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