A mia figlia
Vorrei scordarmi del mondo
Per una volta buttarlo
Dietro le spalle
Come il dolore che indosso
Schiavo della tua assenza
Illumino questo tepore nel ricordo
Che mi manca ormai da troppo tempo
Di te e dei tuoi lunghi capelli color rame
Di quelle scarpe che ti aiutai ad indossare
La prima volta
Quando ti alzasti per vedere l’infinito
Da quella terra che ti generò
Vorrei svuotarmi di me stesso
Accoglierti ancora nel mio grembo e ricominciare
Tutto
Nel silenzio di quella sera
Contenta della grazia di Dio.
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