Mia madre più non cammina
e dice non ho fame
trascina il passo lentamente
col suo fruscio strano.
Temo le si spezzano gli arti
potrebbe accadere anche domani.
Ho ingoiato un boccone quasi in piedi
mentre lei sofferente parlava con la morte
ho compreso a malincuore e dentro me
stilla dopo stilla
le lacrime hanno scavato solchi.
Così intorno io vedo solo morti
quelli già morti e chi intraprende il viaggio
col timore o col desiderio che presto
sarà tutto compiuto
Quelli che furono hanno dalla loro parte la verità
io non ho nulla
e so che questa non è poesia
bensì la litania della mia vita
Dovrei godere l’oggi
dopo infinite scalfitture
ma sono solo vittima del tempo.
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