Prendo per mano vento di ricordi
e trascorro coi sogni
le melodie perdute,
affiora dai riflessi il tuo sapore
sulla riva del mare mentre ascolto
lo sciabordio dell’onda,
guizzi di luna bagnano la riva,
attutiscono agli occhi la distanza
dell’effetto di baci
che mi prende,
e allungo come passi nella nebbia
il piede all’altro lato,
il cellulare complice mi guarda,
trovo il numero vecchio,
percepisco le corde della voce,
la scintilla riaccende toni dolci
come ali volteggiano nel cielo
ed imprimono al cuore il desiderio
di rivedere il tempo,
il silenzio che osserva alza la voce
e spicca il volo contro versi antichi,
suonano come un grido le parole
arrampicate al muro,
(vorrei abbracciarti e piangere)
si buttano col pianto
tra foglie secche e fiori inariditi
dove sono cambiate le stagioni.
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