La luce scintilla nelle schegge delle onde,
la superficie azzurra appena mossa –
il bianco lucido delle nuvole nel cielo.
La brezza fresca vola incontro a te
come un amico che da tanto più non vedi,
un augurio liquido ti sfiora.
Un quarto d’ora di pura beatitudine –
come uno spirito propizio a te e quieto.
Credi di attraversare la vita un po’ discosta,
di vederne i nitidi contorni
e i colori fulgidi un attimo più a lungo.
Appena un po’ lontana, ma non del tutto dentro,
la scorgi chiaramente, saggia e distante,
ne conosci la parabola e i confini,
e per questo si raggruma come perla,
ripiena di luce e di candore.
E ti lascia nell’anima
una mancanza tenera, acuta e solitaria.
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