Cammino.
E nel movimento ritmico si innesta,
come percussione, una cicala,
chissà su quale platano del viale.
Si ferma la battuta all’improvviso,
riemerge il basso dei motori
e della strada.
Scorre ogni cosa
come acqua tra le dita.
Refrattaria all’allegria,
oggi metto a repentaglio
l’aria, il vapore e il tempo.
La nota misteriosa riprende poco dopo.
Suono dell’estate, della fine dell’estate.
Ha cantato la cicala predatoria.
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