Ancora un mattino insensato
privo di colore,
il nulla disfa lentamente le sue pieghe.
Seguo la mia anima:
non so dove voglia andare...
mi sento sola, disarmata
fra schegge di vetro intrappolata.
Non c’è sole che mi scaldi,
ho ossa fredde e gelido cuore,
grandi pene gonfiano il mio mare.
Attraverso i vetri vedo gli uccelli
che volteggiano liberi nel cielo
ma quella libertà non mi tocca.
Il giardino è un rinverdire di foglie
e piante d'oleandro dai colori variegati,
volgo gli occhi al cielo in una preghiera
che calmi il mio travaglio interiore.
M'arde il tuo ricordo cupo
degli anni trascorsi assieme
devastanti la radice del domani.
Hai fatto in fretta a cambiare rotta,
non mi hai lasciato altra scelta
se non quella di nuotare
in un delta doloroso
in balia dei flutti dell'abbandono.
Grazia Denaro
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