Pubblicato il 29/09/2021 16:57:16
Come rivolo scorrevole corre il pensiero ma a volte non riesce ad aleggiare prigioniero com’è di una roccia satura di calcare. Rimane bloccato lì e il suo grido interiore si contrae non riuscendo ad esternare ciò che è noto all’ansa dell’anima dolente. Muta rimane l’eco imprigionata in una sospensione nella quale soggiorna il peso di un rospo gracidante abbandonato nel vento in un bozzolo di stelle soffocate. Grazia Denaro
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