Pubblicato il 27/08/2021 19:12:43
La morte ha preso di mira le cose un quadro un orologio sul muro un appunto su un foglio buttato su un tavolo vuoto. Ha segnato le sedie incrinato gli armadi ha cancellato racconti un po’ visionari. La morte ha cambiato il nome alle cose perché così non possiamo più amarle Nella lotta continua del giorno ha deviato i binari alla vita. E noi andremo appresso alle cose già morte senza più desideri né magre speranze, gli occhi velati sull’antica coscienza dell’oltre.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Rosetta Sacchi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|