Claudio si è interrotto non respira più l’aria di prima
ascolta la musica delle balere
senza noia, senza responsabilità.
Com’è difficile stare qui,
in questo tempo difficile,
improbabile,
privo di malinconia.
La sera un’iniezione di gin o whisky
per sprofondare in un riso breve,
ottuso,
triste.
La malattia è stare qui
con questa vita sospesa
senza paura,
senza possibilità.
E’ dolce essere un poeta
almeno c’è un posto dove stare
al mondo.
Sedere alla scrivania e non sapere che fare
sbirciare con facebook
dentro alle finestre
delle case degli altri,
sempre in posa.
E’ di nuovo sera
nessuno aspetta
ritorni improbabili.
La vita nuda
non lascia spazio
neppure alla disperazione.
Abbiamo perso
l’abitudine alla vita
tutto è della nostra misura
né troppo piccolo né troppo grande
non abbiamo una casa.
Parole scritte con l’ottusa speranza che questo mondo possa tornare ad essere un luogo umano, ospitale, una casa con le porte sempre aperte.
Giovedì, 19 agosto 2021
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