"Non ti ho mai vista,
ma so che sei qui da qualche parte,
come faccio a diventare come te?
ad esser libero da questo corpo?"
"Anch'io sono legata a questo corpo"
"Si, ma tu sei legata solo con un filo,
come un aquilone che può volare libero dove vuole,
anima fra le anime nelle correnti dell'infinito,
dove la meraviglia non lo è più,
dove l'inconoscibile non ha segreti,
dove puoi guardare gli Dei
e sedere con loro,
mentre io sono prigioniero di questo corpo
subendo le sue emozioni e le sue lacrime,
fauci che ingoiano l'esistenza,
mentre gioia e serenità sono fuggite
come un tumultuoso torrente verso l'abbraccio del mare dell'oblio.
Non ho più la forza e la voglia di lottare
e alla fine, comunque, non resterà più niente
e tutto si dissolverà".
"Oh, nulla sarà perso,
ogni dolore e gioia incisi nel tuo cuore
li porterò con me nel regno degli Dei".
"So che non puoi portarmi con te,
allora ti prego,
prenditi adesso il mio dolore e portalo via da qui,
in modo che finalmente possa guardare la vita che mi resta,
con gli occhi della serenità".
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