Per gli assenti
I
Passa una macchina sulla strada bagnata.
Fra una tegola e l’altra del muretto
I passeri hanno fatto il nido.
Sento l’odore degli alberi,
della terra, dell’autunno.
Sono al cimitero,
e in questo giorno di pioggia
tutto è gonfio di vita.
II
Essere una pianta.
In mille foglie diramarsi.
Per quell’unica linfa
Essere guidati,
da un millimetro all’altro,
nella luce.
Incosciente
Come un gioiello
Splendere nell’azzurro.
III
Sono davanti a voi.
Una coppia di cornacchie
Sbatte contro il cielo.
L’albero nell’angolo
Sembra spezzato in due.
I crisantemi affollano le tombe
Stretti l’uno all’altro,
i petali come animali piccoli
bagnati dall’autunno.
Altri si avvicinano
E si muovono in silenzio.
Puliscono, rassettano.
Tutti noi qui rimasti
A fare giardinaggio, bucato,
il cambio di stagione,
a controllare il silenzio,
ad assordarci,
a tenere ancora i conti,
dividere e sottrarre.
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