Pubblicato il 19/07/2021 13:09:56
Dimmi cantaor delle grotte scavate nella nuda roccia, le piante scalze della gitana inebriata dal tuo lamento esausto.
Il fuoco avvampa da Guadix a Triana nello schioccar di dita e lo zapateado sensuale di piacere dalla tua bocca di stagno e pioggia.
Fiorisce l’arancio ed esplora la genetta la terra furiosa dell’Andalusia.
Raccontami cantaor le tue avventure i nomadismi del tuo cuore ribelle profano di corte disperato, come quello di tutti, arabi, cristiani, ebrei, schiavi...
Nel tuo canto grande o jondo vaga l’angoscia e la speranza. Tu che ti spostasti su ore erranti dall’Oriente a dove finisce il mondo
raccontami, raccontami le tue storie ai margini di tutta la storia
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