Pubblicato il 04/07/2017 09:28:57
Il teatro è da sempre il luogo dove vengono sottolineati i difetti della società, le sue mancanze e le sue responsabilità. È uno spettacolo come Belgian rules/Belgium rules di quattro ore con la regia di Jean Fabre, testo di Johan De Boose, drammaturgia Miet Martens che ci mantiene svegli su temi di esistenza e morale al modo di Fabre che da sempre caratterizza il teatro contemporaneo della sua poetica visionaria. I 15 performer della compagnia di Troubleyn riempiono le scene di poesia e intensità, il linguaggio si fa strumento di rottura, celebrando la rinascita con la destrutturazione delle metafore. Visioni, definizioni e scene sono celebrazione di un regno ideale e reale a metà tra il teatro, le sue descrizioni e la critica alla società. I temi con cui Fabre ma misurandosi sul palco sono quelli della decadenza e della celebrazione dell'umanità. Il pubblico quindi cade vittima di un meraviglioso incantesimo: gli abitanti del luogo teatrale sono tutti gli abitanti che si fanno promessa di una continuazione di denuncia e costruzione al prezzo della libertà quotidiana. La platea ne esce sollevata dal peso della vita e dell'esperienza in una azione teatrale mossa a formare un fondale bianco dove dal soffitto sono calati gatti appesi a fili e scheletri e la morte viene più presentata come forza capace di far alzare e sedere migliorando la nostra percezione del vivere e corpi nudi a stimolare la concomitanza col corpo del teatro. Scena e platea sono attratti in una trama dove la storia non è mai fallimento, e il teatro diventa confessione. I performer (chiamati da Fabre "guerrieri della bellezza") consumano sulla scena la colpa del vivere con lo sforzo di conquistare una felicità possibile col suo atto di forza e il successo dopo ogni fatica fisica. Liberato e liberante il teatro si riempie di autoironia nelle parti recitate e alle musiche è affidato talvolta in modo delicato e intenso altre più dinamico il compito di inglobare uno spazio scenico ricco di richiami artistici (Rubens, Bosh, Bruegel, Magritte). Consiglio di vistare il canale YouTube e seguire la pagina fb: https://www.facebook.com/troubleyn.janfabre/
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