Le vie affollate le vetrine accese
il chiacchiericcio su panchine assolate
non attraggono la mia attenzione.
Né i rumori acuti e gravi che sommati insieme fanno frastuono
o il traffico infernale nelle strade flagellate dal vento
il cigolio delle serrande il megafono d’un ambulante.
Io amo starmene in disparte su una pietra
come una lucertola sul muro sotto un raggio
O assorta nei miei pensieri e mesta
per quel che resta dell’euforia di un attimo
quando il giorno ancora sonnolento si distrae.
L’eccezione.
Poi è l’onda anomala che si ripete.
Fedele.
Le parole inutili sul tempo le stagioni
gli abiti belli i costumi leggeri
le mogli felici degli amici
gli amici ignari di tanti tranelli
sono insapori.
Le parole che amo sono nel pensiero
senza peso, pure, senza inganno
E spesso transitano negli occhi
mentre la bocca lascia cadere sillabe nel vuoto
_con nonchalance_
che non spronano l’orecchio ad ascoltare.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Rosetta Sacchi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.