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Il giardino dei germogli in fiore

di Carlo Ricci
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Pubblicato il 30/06/2021 00:12:40

I palmizi ormai hanno raggiunto il tiglio

hanno più o meno i miei anni. Come allora

nel giardino dei germogli in fiore

ogni siepe ha un eco

ogni angolo ha il racconto di un giorno. C'è ancora il nascondiglio appartato

il sentore dei giochi spericolati, il mormorio attenuato delle ortensie

le corse sfrenate oltre lo stagno delle ninfee. Il ciliegio

dove m'arrampicavo e mi sentivo invincibile.

 

Ancora oggi ti vengo a cercare, e ancora ti trovo.

Ancora ti guardo. Ma

 

ora ti riguardo con la cautela del ricordo

ti sfioro con la leggerezza dell'orma:

ancora mi dice che ci sei passato, che non si è dimenticato

del tuo stare un tempo,

ora che il Tempo ci assottiglia e si fa insistente

mi ricorda che lì cresceva il tuo stelo esiguo.

Così ora ti guardo come si guarda la luna

dove tutto è nel medesimo languore.

E lo sguardo allora fugge l'ora che preme

e l'accorciarsi nella penombra, a sera.


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