“Perché il possesso di ciò che si ama è una gioia ancora più grande dell’amore”.
“Quanto più mia era oggi Albertine!”
Marcel Proust
In una stanca giornata assolata
Appare ferma ogni cosa, bloccata,
Mi ritrovo assorbito in un bagliore
Che cancella ogni forma, ogni colore.
D’improvviso, impietoso il cuore palpita
Per un ricordo che dal limo scalpita.
Le dita spaventate saltellare
Sulla tastiera del suo cellulare,
Lo stato d’animo agitato, ansioso,
Il mio respiro sempre più affannoso,
I gioviali miei occhi ormai appannati
Da improvvisi tremori disperati,
Diviso fra il timore e la speranza,
Soltanto una grottesca stravaganza.
Una grottesca stravaganza, questo
Euforico fervore eppure mesto,
Rabbiosamente di vita affamato
Desideravo amare e essere amato.
Oggi di queste sciocchezze sorrido,
Sorrido dello sguardo divino e infido
Che minacciava di portarla via
Lasciandomi languir di gelosia.
Folle pensiero voler possedere
Ciò che non mi poteva appartenere.
Maggio 2021
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