Pubblicato il 02/06/2010 14:35:11
Roberto non sa di dover sfidare la sorte ogni mattina nel sonno. Il letto lo ha accompagnato nelle ore più profonde della sua vitalità. Lui si innalza agli altri come se fosse un re senza regina e senza trono, ma con la sua tazza di latte riscaldato dalla madre-serva. L’uomo è arrugginito dal peso della vita, ingiusta secondo molti, ma austera secondo altri. Lui si convince di essere un inetto che bisogna sopportare, ma il mondo non vuole un altro vagabondo nelle strade della sua città. La notte arriva e Roberto può finalmente liberarsi dalle ansie del passato giornaliero che purtroppo ancora dovrà far risentire la sua possente voce ammaliante.
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