Pubblicato il 19/05/2021 19:12:52
Resta questa volta celeste dove c'è un eco che si fa essenza la giusta compensazione che dalla corteccia del mondo giunge qui e dissolve in una poesia che guarisce acquieta il rumore delle cicale che alza dallo stagno questa stagione spoglia. Erano le undici e si varcava il limite della notte quando tutte le ombre tornano nel placato s'appoggiano alla maniglia che gira le porte dell'infinito. Restare lì, in quel luogo senza età.
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