Non era incubo: davvero alle porte
ci bussavo. Queste si aprivano oltre
cigolando uguale sberleffo rauco
per poi rinchiudersi impietosa bugia.
Oggi così vedo inarcarsi messe
rigogliose nel levarmi in alto e poi,
come onde, relitto gettarmi a riva.
D'essere senza scampo è il vero dramma
spiaggiati che dal verbo non c'è fuga
dall'orbita in secca al palpito d'occhio:
unico sollievo nel vibrar ciglia
è il cadere di gocce di collirio
fresco scintillio da te tanto amato
con sollievo da me accolto in delirio.
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