Pubblicato il 08/05/2021 13:18:34
D’un qualsiasi corpo tirato su per i capelli in salvo da un fondo limaccioso ora avrei solo memoria e dell’aspra lotta per contrapporre al pericolo il desiderio di vita. Tu invece sei... eri senza più note nella gola come nella coltre spessa della nebbia come in un vicolo cieco gli occhi imploranti ignari della bocca e della fame d’aria. Noi increduli di quell’ultimo legame con la terra prima della pioggia fredda di maggio.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Rosetta Sacchi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|