Pubblicato il 09/09/2010 18:02:00
Consiglio vivamente la lettura del volume di Enzensberger-Berardinelli: "Che noia la poesia". Il titolo è ovviamente paradossale. Gli autori tentano di sfatare la diffidenza che molti hanno verso la poesia e di mostrare quanto la poesia faccia parte della nostra vita, oltre che del nostro retroterra culturale. Molti sono gli esempi d'autore. Vengono mostrati i "trucchi" del mestiere di poeta e proposti esercizi per cimentarsi in prima persona. Il libro è colto, nonostante lo stile un po' scanzonato. Riporto un breve passo: "Ma bisogna proprio pubblicare tutto? Beh, no. La lirica è l'unico mezzo di comunicazione di massa dove ci sono più produttori che consumatori. E' una circostanza che molti poeti considerano desolante, al pari del fatto che con la poesia non si guadagna quasi niente. Ma forse è proprio questo il bello della lirica: che non rende. Un lusso impareggiabile! I grandi guppi industriali non hanno chance: devono assistere impotenti alla perdurante, gioiosa fioritura della poesia." Che ve ne pare?
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