Pubblicato il 16/02/2008
Waiting Montecristo 2007/07/09 11:45 E' un altro momento buono per scrivere. Le fasi come queste possono essere definite “di transizione”, ottime da dedicare al genio ed alla creatività perchè sacrificabili alla pura astrazione. C'è stato un “prima” frenetico, dalle 3.30 alle 4.30 di stamattina, periodo coincidente con la preparazione della partenza di Mirko da Solenzara. C'è un “dopo” che ognuno di noi vive in fremente attesa: l'arrivo all'isola negata. Montecristo. Questa spedizione ha incluso l'isola nell'itinerario ma più volte gli eventi hanno messo in dubbio la possibilità di un attracco o del semplice attraversamento di un tratto di mare troppo vicino. Montecristo è un parco nazionale superprotetto, giustamente negato alla civiltà del surriscaldamento terrestre ma incomprensibilmente sottratto anche al programma di questa avventura. Nel periodo di transizione di questo viaggio, invece, mentre nessuno se lo aspettava, Montecristo ha concesso di essere ammirata. Dall'Ente parco è arrivato un fax che autorizza ad incrociare nelle sue acque territoriali. Stiamo facendo rotta verso un appuntamento ormai inaspettato con la natura. Mirko va, da tre anni a questa parte ha sempre fatto il suo dovere. Cinquantaquattro colpi di pagaia al minuto senza un lamento, con la mano alzata in segno di saluto ogniqualvolta qualcuno gli dedichi una parola di incitamento. Mi piacerebbe attraversare i suoi pensieri. Ora è nel suo elemento naturale: l'acqua. E' stretto nell'abbraccio della sua passione e confortato dalla presenza di chi gli vuole bene. Cinzia, sua sorella, è una ragazza minuta dallo sguardo dolce e sottile; accudisce tutti noi come fa una madre nei confronti degli amici più cari del proprio figlio. Prepara pranzi e merende, offre caffè e sorrisi. Ogni tanto l'ho vista lanciare sguardi carichi di orgoglio ed apprensione verso il kajak dove la sua carne vive una delle emozioni più grandi della sua vita. L'ho vista apprezzare il sacrificio e riflettere sul suo corpo ogni gesto del fratello mentre i capelli biondi al vento le frustavano la fronte. La notte è trascorsa in fretta ed il giorno è foriero di gloria per questi due ragazzi silenziosi. A venticinque miglia dall'arrivo, alla metà esatta del percorso, si prova una sensazione di perfetto equilibrio. Una dimensione da favola dove le persone giuste vincono sempre.
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