Pubblicato il 24/04/2021 11:37:34
Porto sempre un segreto con me nel mio vagare su questo mondo come cosa preziosa da custodire come un ricordo bello o un corpo amato qualcosa che mi accompagna nel viaggio. A volte lo estraggo, nelle pause su qualche panchina per fame o sete lo estraggo e lo tengo nel palmo della mano lo mostro al lago o all'albero che mi fa l'ombra come potesse entrare in questo mio mondo vero. E sempre è muto il lago, l'albero e le cose e hanno come un lamento che non so dire sarà per la chiesetta alle spalle sarà che devo riporlo e tornare piano verso casa sarà nostalgia di quell' altro mondo sarà che lo sento come fosse qui nel palmo vuoto e ha la faccia bella.
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