Rivoglio il mio mondo,
quello che guardavo con occhi di bambino,
dove tutto era puro e innocente.
Dove era bello ascoltare i grilli nei prati,
in essi correre spensierati
incontro al sole o dietro una farfalla,
veder schiudere un fiore ai raggi del sole.
Ascoltare incantati i racconti del nonno
mentre fumava la pipa davanti al fuoco del camino;
stupirsi sempre dell'apparire di una caramella
nella mano del babbo al ritorno dal lavoro.
Un mondo dove cattiveria e malvagità erano sconosciute
e la vita scorreva lenta e serena,
vedere sempre un sorriso nel volto delle persone
e una carezza aveva il calore umano
e non le bieche intenzioni del mondo d'oggi
dove la vita veste i bambini di stracci,
li spoglia della loro innocenza,
bagna di sangue le loro mani
fa loro conoscere il fuoco delle bombe,
il morso dei proiettili e della fame,
li trasforma in cavalieri di morte e schiavi.
Bambini che mai lo sono stati,
bambini nati già morti,
sacrificati sull'altare di ideali distorti,
bambini rubati e trattati come merce,
bambini a cui nessuno tende una mano
per sollevarli dalla loro condizione di oggetti e mezzi,
eppure basterebbe un semplice gesto o una parola dettata dal cuore,
perché ogni bambino è anche nostro...
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