Pubblicato il 09/12/2010 09:38:02
Lacrime del poeta, mesta la cena l'anima fremente alla fioca luce vola come falena inquieta.
Dolce e nostalgica la tua voce, vino rosso rubino nei tristi calici in alto levati attendendo invano giorni sereni vicini al mistero dell'Amore, inesorabilmente infelici .
Tremante come foglia alla tramontana fra le mie la tua mano. Le mie carezze di seta sollievo al cuor trafitto dall'ascosa pena.
All'ombra della malinconia i nostri visi. Nostalgico l'ultimo brindisi, amaro il raffinato Chianti nel sapore d'assenzio dei nostri giorni inesorabilmente distanti.
L'alta marea d'emozione commossa nei tuoi occhi color del mare. Naufrago dolcemente con Te alla deriva d' un sentimento che non si può mai dimenticare...
Nell'abbraccio dell'invernale sole la carezza infinita delle tue parole come l' emozionante sguardo di commiato che mai smetterò d' amare e nel malinconico andante del mio cuore in perenne esilio ho suggellato.
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