Pubblicato il 01/04/2021 23:21:47
E' così residuo il tuo persistere sulle stese dei colli che ti fanno circo e sottovoce ti parla il torrente di vertigini e tenebre? Qui dove nascondo i volti e sfuggono le cose ho accatastato giorni tra questi suoli solidi e immoti. Dove le contemplazioni sono alberi immensi perfette le atmosfere e le stazioni. Sono lontano, lontana è ormai la strada delle luci e m'inoltro per gli sterpi; sono nei rami ora tutto il mio esistere è di queste gore e in questo andare sparso per le ore soltanto foglie: sento i prati i papaveri, i temporali.
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