Pubblicato il 29/03/2021 17:29:41
Parlami con voce umida con i tuoi barattoli travasa per le crepe delle anfore. Vieni pioggia conosco la tua lingua. Lo sbuffo il tonfo lo strillo la mistica argilla che porta. Sto al gioco battagliero alla folle corsa precipitata. Allora sto nella pioggia nel suo odore avido. Voglio stare nel tuo essere subbuglio e da dentro la mia acqua ti reclamo. Ti reclamo dal mio sangue placato. Allora tu vieni in alchimia liquida a saturare il taglio con aghi di stilla. In accoglienza per te aprirò sempre la mia dimora alla danza battente. Alla furibonda venuta.
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