Pubblicato il 21/03/2021 12:24:44
La primavera che tarda è un esilio di finestre chiuse. Le pareti del caseggiato sono un po' scrostate una voce da sotto chiama. Va sù per la grondaia ma c'è un rispondere nascosto. Dov'è il rampicante che ricuce le crepe del trascorso? Nessuno esce a sgrossare il silenzio in un rinascere che smuova le cose. Il glicine è ancora un rameggiare lento e stiamo qui a raccogliere un accenno. A lanciare un sasso sul vetro. Sei tu, aspettanza quel lume sull'abbaino che brucia così piano?
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Carlo Ricci, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|